domenica 6 ottobre 2013

Pesca con la canna fissa

La pesca con la canna fissa è una delle tecniche più antiche di pesca, oggi però è stata abbandonata con quelle a mulinello. Le tecniche per pescare con questo tipo di canna sono due:
  • Pesca con galleggiante;
  • Pesca in buca
La pesca con galleggiante è sicuramente una delle tecniche di base della pesca in mare. Presenta innumerevoli variazioni a seconda delle prede e/o dei luoghi di pesca. Viene praticata principalmente nei porti e dalle scogliere per la cattura di prede.
Le prede principali di questa tecnica sono: Cefalo, Occhiata, Boga, Salpa, Sarago, Donzella, Tordo.
Meno comuni, invece, sono: Aguglia, Orata, Spigola e altre specie di fondo.
Con questa tecnica vengono impiegate la maggior parte delle esche usate nella pesca in mare come: anellidi, bigattino, vari tipi di pasta (al formaggio, alle sarde, ecc.), sarde, gambero, totano, cozza, ecc.
L’attrezzatura sarà scelta a seconda della specie insidiata, quindi si dovrà scegliere in relazione alla tecnica usata. Una attrezzatura generica da adottare potrà essere: una canna da 5 a 8 metri; un galleggiante che verrà scelto in base allo stato del mare, la grammatura da utilizzare viene scelta in base alla profondità di pesca e all’esca utilizzata e varia dai 2 ai 6 grammi; il monofilo viene, anch'esso, scelto in base allo stato del mare e può variare dallo 0.12 allo .14 con acque calme, dallo 0.15 allo 0.18 con acque mosse; gli ami, invece, variano dal n. 16 al n. 8, in base all’esca usata.

La pesca in buca, invece, è una tecnica semplice che si pratica dalla costa rocciosa bassa o dalle spiaggie. E’ fondamentale per la buona riuscita di questa tecnica che il luogo di pesca sia ricco di buche e nascondigli naturali di parecchie specie di pesci di scoglio. L’azione di pesca consiste nel calare la nostra lenza in queste buche, in attesa che le prede escano allo scoperto per abboccare al nostro amo.
Le prede più comuni di questa tecnica sono la Bavosa, il Tordo e lo Scorfano; meno comuni, invece, sono il Sarago, la Motella, l’Orata, la Tracina e la Triglia di scoglio.
Le esche più adottate sono: il gamberetto, il totano, gli anellidi, la cozza, il paguro e altri molluschi di scoglio.
In questa tecnica viene usata una qualsiasi canna fissa, basti che varia tra i 3 e i 6 mt. Per la lenza impiegheremo un monofilo dello 0.25-0.30, ami del 10 o 12, piombi a goccia o ad oliva dai 15 ai 35 grammi.


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