La spigola presenta corpo slanciato con
fianchi compressi e lungo peduncolo caudale. La testa, di medie
proporzioni, reca una bocca ampia e munita di forti dentatura, che
conferisce a questo pesce un aspetto da autentico predatore. Si riproduce da gennaio a marzo. Le uova superano generalmente il
millimetro di diametro; alla schiusa le larve raggiungono i 4
millimetri. Lo sviluppo è abbastanza rapido e le dimensioni che la
spigola può raggiungere arrivano a superare il metro di lunghezza e il
peso di 10 chilogrammi.
Tipico pesce costiero che si mantiene a poca di stanza dalla spiaggia in
acque poco profonde, la spigola si adatta bene anche alle acque dolci,
risalendo la foce dei fiume per brevi tratti alla ricerca di possibili
prede. Nei primi anni conduce vita gregaria, ma con il passar del tempo
tende a diventare un pesce solitario per poter ampliare il proprio
territorio di caccia. Insaziabile cacciatrice, la spigola è attiva
soprattutto nelle ore notturne, con una particolare predilezione per
latterini, cefali e piccole anguille. Può vivere sia presso i fondali,
dove si annida negli anfratti rocciosi per tendere agguati alle prede di
passaggio, sia in superficie, dove si dedica alla caccia di piccoli
pesci.
La pesca a questo predatore può essere eseguita in diversi modi:
- Pesca bolognese: all’interno dei porti, ambiente prediletto dalla spigola, è possibile insidiare con successo questo pesce con la pesca a fondo con il vivo. La pesca si può effettuare sia nelle ore diurne sia in quelle notturne, avvalendosi di una canna bolognese piuttosto robusta, dotata di un mulinello capace di avvolgere una lenza madre dello 0,30. Al termine della lenza si inserisce un piombo scorrevole fermato da una girella con moschettone, e a cui verrà assicurato un finale di circa un metro del diametro dello 0,25. Adoperando come esca principale l’anguillina, con la frizione allentata si attende l’ abbocco della spigola cercando di lasciarla mangiare tranquillamente prima di eseguire la ferrata.
- Surfcasting: II surfcasting sistema più efficace per pescare la spigola dalle coste sabiose nel periodo che comprende tutto l’autunno e l’inizio dell’inverno. Nelle ore di luce un richiamo irresistibile è costituito da un’esca viva che si muove appena sollevata dal fondo, come il muggine e l’anguilla, mentre durante la notte sono più redditizie esche come il calamaro e la seppia. In tutte le fasi di una mareggiata è possibile incontrare la spigola, con i soggetti di modeste dimensioni che preferiscono le forti turbolenze e gli esemplari più grossi che mostrano una spiccata prò dilezione per i moti ondosi più moderati.
- Spinning: La spigola è una cattura di primaria importanza anche per lo spinning, attuato con alcuni artificiali di grande efficacia come l’imitazione del mugginetto, ossia un minnow dal corpo argenteo e dorso scuro, o con minnows snodati che simulano un movimento sinuoso molto simile a quello delle anguilline, prede abituale della spigola. Si pesca al lancio alle foci dei fiumi o in mare, con un recupero da eseguire in modo discontinuo, ma veloce.
- Pesca all'inglese: La spigola è anche una preda frequente della pesca all’inglese in acque marine, tecnica che nei confronti di questa specie viene interpretata con una lenza madre dello 0,12 e un galleggiante di 10 grammi, opportunamente tarato con una serie di pallini spaccati. Per il finale si ricorre a uno spezzone di nylon dello 0,08, lungo un metro e mezzo e armato con un amo del n. 14-18. Per le esche si ricorre alle larve di mosca carnaria che, incollate o sfuse, serviranno anche per il brumeggio.
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