giovedì 21 novembre 2013

Calendario pesca 23 e 24 novembre 2013

Sabato, 23 novembre 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 7:00 e tramonterà alle 16:40. La prima bassa marea sarà alle 5:45 e la seguente bassa marea alle 18:10. L'unica alta marea sarà alle 12:30. Il coefficiente di maree sarà 49. Il valore del coefficiente é basso. Le fasi lunari sarà Gibbosa calante. Ci saranno 9 ore e 40 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:50 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 14 minuti. I migliori momenti per pescare della giornata sono:
  • Dalle 4:02 alle 6:02, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 11:07 alle 12:07, attività alta. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 16:30 alle 18:30, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi). Questo periodo d'alta attività coincide con il tramonto solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, producendo così un aumento dell'attività prevista in questo periodo.
  • Dalle 21:53 alle 22:53, attività alta. Periodo minore: alba lunare

Domenica, 24 novembre 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 7:02 e tramonterà alle 16:39. La prima alta marea sarà alle 0:40 e la seguente alta marea alle 13:15. La prima bassa marea sarà alle 6:30 e la seguente bassa marea alle 19:00. Il coefficiente di maree sarà 44. Il valore del coefficiente é basso. Le fasi lunari sarà Gibbosa calante. Ci saranno 9 ore e 37 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:50 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 12 ore e 49 minuti. I migliori momenti per pescare della giornata sono:
  • Dalle 4:46 alle 6:46, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 11:39 alle 12:39, attività alta. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 17:14 alle 19:14, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).
  • Dalle 22:50 alle 23:50, attività alta. Periodo minore: alba lunare.

domenica 17 novembre 2013

Pesca alle aguglie.

E’ probabilmente una delle tecniche di pesca fra le più praticate lungo le coste Campane sul finire dell’estate. Anche se le prime catture di aguglie si possono già effettuare in primavera, è nel periodo che va a partire della bella stagione, fino ad ottobre/novembre, che esse si avvicinano più numerose alla costa. Nelle ultime settimane utili, anche se il numero di esemplari va diminuendo, è anche vero che va salendo la taglia dei singoli esemplari, e il superamento della lunghezza di 50 cm non è più un evento straordinario.
Sono poche le attrezzature che occorrono per la pesca di questi predatori, tanto che, chi pratica tale pesca arriva a mare con appena una canna e un secchiello, con dentro alcuni accessori di ricambio, e uno straccetto.
Le canne più usate per questo tipo di pesca sono le cosidette “canne da bombarda”. Questa ultima dovrebbe essere leggera, sottile, con fusto abbastanza reattivo, e azione di punta, lunghezza 4,20-4,50mt, e potenza 20-50gr circa. Lunghezze inferiori ai 4,00mt possono creare problemi al momento di portare il pesce nelle immediate vicinanze del guadino, mentre se le canne superano la lunghezza dei 4,50mt possono creare problemi di ingombro. La potenza delle canna è stabilita ovviamente in funzione al peso della bombarda (dai 20g ai 40g). Il diametro del filo da avvolgere in bobina può essere compreso fra 0,18 e 0,22. Le bombarde, invece, si suddividono i tre tipi: galleggianti, semiaffondanti, e affondanti. Il tipo che fa meglio per noi è quello semiaffondante. Vi occorrono inizialmente un paio di grammature soltanto: 25 e 35 grammi.  L’utilizzo delle bombarde semiaffondanti ci permette di condurre una pesca con un raggio d’azione più ampio.
Per la preparazione dell'attrezzatura, dobbiamo per prima cosa far passare il filo della bobina attraverso il foro sul tubicino in plastica della bombarda, per utilizzarla in modo scorrevole. Si inserisce sotto di essa si un tubicino in gomma lungo qualche centimetro come ammortizzatore, poi una sferetta forata come salvando. Seguirà una piccola girella, meglio se doppia o tripla, per bloccare il tutto. Da questa poi si dipartirà il finale vero e proprio, utilizzando un monofilo Ø0,18-0,20, lungo 1,50-2,50mt circa, al quale va fissato un unico amo in carbonio N.12 a 20 a gambo lungo. 
Le esche che possono essere utilizzate per la cattura dell'aguglia sono molteplici. Si spazia dai piccoli artificiali ondulanti alle esche vive come bigattini e coreano, passando per l’innesco di una striscia di pelle di sardina con un po’ di filetto attaccato. 
Una volta completata l'attrezzatura, non bisogna far altro che lanciarla verso il largo. Qualche istante dopo che la bombarda ha toccato la superficie dell’acqua si comincia a ritirare lentamente, sino a quando il tutto non raggiunge i nostri piedi. A questo punto si rilancia e l’azione ricomincia.

giovedì 14 novembre 2013

Calendario pesca 16 e 17 novembre 2013

Sabato, 16 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:52 e tramonterà alle 16:44. La prima bassa marea sarà all'1:45 e la seguente bassa marea alle 13:55. La prima alta marea sarà alle 8:10 e la seguente alta marea alle 20:25. Il coefficiente di maree sarà 86. Con questo coefficiente così alto ci saranno grandi maree ed anche le correnti saranno più forti. Le fasi lunari sarà Gibbosa Crescente. Ci saranno 9 ore e 52 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:48 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 22 minuti. I migliori momenti per pescare della giornata sono:
  •  Dalle 5:31 alle 6:31, attività alta .Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 10:50 alle 12:50, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).
  • Dalle 16:09 alle 17:09, attività alta. Periodo minore: alba lunare. Questo periodo d'alta attività coincide con il tramonto solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, producendo così un aumento dell'attività prevista in questo periodo.
  • Dalle 23:19 all'1:19, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
Domenica, 17 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:54 e tramonterà alle 16:44. La prima bassa marea sarà alle 2:20 e la seguente bassa marea alle 14:30. La prima alta marea sarà alle 8:50 e la seguente alta marea alle 21:00. Il coefficiente di maree sarà 86. Con questo coefficiente così alto ci saranno grandi maree ed anche le correnti saranno più forti. Le fasi lunari sarà Gibbosa Crescente. Ci saranno 9 ore e 50 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:49 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 42 minuti.
I migliori momenti per pescare della giornata sono:
  • Dalle 6:30 alle 7:30, attività molto alta. Periodo minore: tramonto lunare. Questo periodo d'alta attività coincide con l'alba solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, ottenendo così un'attività maggiore a quella prevista.
  • Dalle 11:39 alle 13:39, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).
  • Dalle 16:48 alle 17:48, attività molto alta. Periodo minore: alba lunare.




lunedì 11 novembre 2013

Il sarago

Il sarago abita i fondali rocciosi. Non importa che siano tratti di costa a scogliera oppure secche al largo. Basta che ci siano buchi nei quali rinchiudersi in pace. Là sotto sceglie le sue tane, e ci resta per parecchio tempo, non esce quasi mai, soltanto quando decide che è il caso di andare a pranzo. E per questo i momenti non sono tutti uguali. Ecco perché col mare calmo in pieno giorno è ben difficile prenderne qualcuno. Perché, soprattutto i più grossi, se ne stanno rintanati chissà dove, al riparo, e non hanno nessuna intenzione di uscire.
Tutto cambia quando il mare si muove e il fondo è spazzato dalla corrente e le coste dalla schiuma. Allora, fuori dalle tane, i posti migliori per cercare qualcosa da mangiare sono proprio quelli esposti alle onde. Perché lì in mezzo il sarago nuota a suo agio, mentre le sue prede sono in difficoltà.
Benché le dimensioni dei saraghi che si possono in genere osservare vicino alle coste frequentate dall'uomo siano piuttosto contenute, alcuni esemplari possono superare i 40 cm e i 2 kg di peso.
Il sarago si divide in 5 specie:
  1. Sarago Maggiore: Può raggiungere una lunghezza di 40 cm., con un peso di 1 kg. È il sarago nella forma più classica. Colorazione grigio argentea, con alcune fasce scure verticali sui fianchi.
  2. Sarago fasciato: Caratteristiche abbastanza simili al precedente, ma il muso è leggermente più appuntito, mentre una larga fascia nera ne percorre verticalmente il dorso. Colorazione bruna con sfumature argentee. Lunghezza massima 25-40 cm.
  3. Sarago pizzuto: Rispetto agli altri saraghi, questo pesce ha il muso molto appuntito, e il corpo più affusolato. Colorazione argentea con sfumature dorsali brune, ed un netto margine nero sulla caudale. Raggiunge una lunghezza massima di 45 cm, con un peso di circa un kg.
  4. Sarago faraone: Nella famiglia dei saraghi , questo esemplare è quello che raggiunge le maggiori dimensioni quanto a lunghezza( circa 60 cm), con un peso di 3 kg. La sua colorazione argentea è attraversata da 5 fasce scure. Questo pesce vive solitamente in fondali rocciosi.
  5. Sarago sparaglione: È il più piccolo dei saraghi in quanto a dimensioni può raggiungere a malapena i 18 cm. Ha una colorazione dorata, con pinne dell'identica tonalità, con una pinna dorsale parzialmente spinosa. Questo esemplare si aggira molto nei fondali dei porti.
Le tecniche per catturare queste prede sono:
  • Pesca a fondo: Le zone classiche per incontrare il sarago sono i fondali ricchi di rocce miste a sabbia, dove le condizioni ideali di pesca sono quelle di mare in scaduta dopo un'intensa mareggiata. In questi ambienti la tecnica piu proficua è la pesca a fondo, praticata con canne di 4-5 metri e mulinelli con bobina in grado di contenere 200 metri di nylon dello 0,25-0,30. II terminale (nel disegno in alto) sarà costituito da un piombo scorrevole a forma di sfera fermato da una girella con moschettone; tra questi due elementi sarà buona norma inserire un tubicino di plastica con la funzione di salvare il nodo sulla girella in fase di lancio. Adoperando come finale uno spezzone di nylon di un metro armato con un amo bronzato del n. 5-8 e come esche tutti i tipi di vermi marini e i piccoli crostacei, l'azione di pesca si effettua cercando di depositare il richiamo nelle zone "pulite", cioè nelle zone di sabbia in mezzo a formazioni rocciose sommerse. Con la lenza in bando e la frizione totalmente aperta, l'attacco del sarago è chiaramente avvertibile con una certa tensione del filo e conseguente "sfrizionata", momento questo in cui occorre ferrare con una certa decisione.
  • Pesca con il galleggiante: in questo caso potremmo usare una canna bolognese ad azione medio - morbida lunga 5 o6 metri, con un mulinello con monofilo dello 0,25 e il per finale uno spezzone di nylon dello 0,20, con ami 6/8, tutto ciò per la pesca notturna, per quella diurna invece, si passa a diametri più sottili e ad ami 10/12. Il galleggiante può essere scorrevole o fisso. 
Le esche più adatte sono i gamberetti di scoglio (vivi o congelati), i piccoli granchi privati delle chele e della corazza superiore, oppure i vermi marini.

sabato 9 novembre 2013

Prede catturate

Ecco a voi le prede catturate nei porti della Campania:



Porto di Pozzuoli


Porto Pozzuoli
Porto Pozzuoli





Porto di Napoli

Il Barracuda

Il barracuda presenta un corpo molto allungato, testa anch'essa allungata, provvista di grandi occhi e forti mascelle, con due file di denti sporgenti e affilati. La mascella superiore non è protrattile, come invece nella maggioranza dei pesci. Sul dorso sono presenti pinne dorsali, la coda è fortemente forcuta. La linea laterale è molto sviluppata. La pelle è ricoperta da piccole scaglie lisce. La livrea è bianco argentea, con linee brune laterali. Le dimensioni variano dai 45 cm delle specie minori sino a 1,80 metri.
I barracuda hanno una meritata reputazione di predatori insaziabili e feroci. Sebbene la sua dieta vari secondo l'habitat, le sue prede più frequenti sono pesci e molluschi e talora perfino i suoi stessi piccoli. Il barracuda inizia il suo attacco investendo la sua preda a gran velocità grazie al suo corpo allungato. Inoltre la sua vista molto acuta gli permette di cacciare dove le acque sono più torbide.
Gli adulti prediligono le acque profonde, mentre i giovani popolano le aree costiere e i fondali sabbiosi poco profondi. Nuotano e cacciano formando piccole bande, fatto non usuale in altre specie di predatori. Quelli di maggiori dimensioni, usano cacciare in solitario.
La tecnica più adatta per catturare questo tipo di predatore è la pesca a spinning.
Il periodo migliore per pescare i barracuda a spinning è l'autunno. I mesi che sono più adatti a questo tipo di pesca sono infatti settembre, ottobre e novembre. La sua presenza sottocosta nel periodo invernale è condizionata dalla temperatura delle acque e quindi all'andamento della stagione autunnale.
I posti migliori dove poter praticare la pesca del barracuda sono (in ordine di preferenza):
  1. Porti (dove consentito)
  2. Dighe frangiflutti
  3. Insenature delle coste rocciose
  4. Scogliere naturali
I momenti migliori della giornata per la pesca di questo predatore sono: l'alba e soprattutto il tramonto. Alcune catture sono avvenute anche in piena notte: in questi casi sono da preferire serate di luna piena o zone illuminate (ad esempio nei porti).
La scelta dell'artificiale è forse la cosa più complicata. In linea di massima il consiglio è quello di cambiare spesso e quando si sente una toccata, forse è quello buono. Il problema è che non esistono degli artificiali "universali" che vanno bene in qualunque luogo e in qualunque momento. A secondo del posto, delle condizioni di visibilità, dell'ora, della tipologia di prede cacciate in quel momento dal barracuda le cose possono cambiare. Un consiglio da darvi è quello di utilizzare artificiali "credibili" (muggine, sgombro) in condizione di luce buona e acque chiare; colori "improbabili" (giallo, verde, rosso, ...) con acque torbide o all'alba e tramonto. Consiglio di usare minnow tradizionali. 
Il recupero dell'artificiale va condotto molto lentamente. E' meglio fermarsi spesso e ogni tanto imprimere accelerazioni brusche per poi continuare con un recupero molto lento.

venerdì 8 novembre 2013

Calendario pesca 9 e 10 novembre 2013

Domani sabato, 9 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:44 e tramonterà alle 16:51. La prima alta marea sarà alle 0:55 e la seguente alta marea alle 13:30. La prima bassa marea sarà alle 6:40 e la seguente bassa marea alle 19:15. Le fasi lunari sarà Luna Crescente. Ci saranno 10 ore e 7 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 10 ore e 53 minuti.
I migliori momenti per pescare della giornata sono: 
  •  Dalle 5:01 alle 7:01, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi). Questo periodo d'alta attività coincide con l'alba solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, ottenendo così un'attività maggiore a quella prevista.
  • Dalle 12:09 alle 13:09, attività alta. Periodo minore: alba lunare.
  • Dalle 17:35 alle 19:35, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 23:02 alle 0:02, attività alta. Periodo minore: tramonto lunare

Domenica, 10 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:45 e tramonterà alle 16:50. La prima alta marea sarà alle 2:00 e la seguente alta marea alle 14:35. La prima bassa marea sarà alle 7:55 e la seguente bassa marea alle 20:45. Le fasi lunari sarà Primo quarto. Ci saranno 10 ore e 5 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:48 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 11 ore e 13 minuti
I migliori momenti per pescare della giornata sono:
  • Dalle 5:54 alle 7:54, attività molto alta Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi). Questo periodo d'alta attività coincide con l'alba solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, ottenendo così un'attività maggiore a quella prevista.
  • Dalle 12:47 alle 13:47, attività alta. Periodo minore: alba lunare.
  • Dalle 18:28 alle 20:28, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).

giovedì 7 novembre 2013

La pesca sportiva

Per molte persone la pesca viene identificata con il classico pescatore che va a ritirare le reti calate la sera prima. La pesca sportiva non è esattamente questo, è una filosofia di vita che deve avere come fine un buon rapporto con il mare e soprattutto con i suoi abitanti. Chi comincia a pescare è portato ad esercitare qualsiasi metodo possibile per riuscire ad ingannare qualche pesce. La preparazione delle attrezzature, lo studio e le prove dei nodi, la ricerca dell' esca più adatta, scoprire nuove zone devono diventare dei rituali, che portano oltre alla ricerca della preda, a godere di una giornata di mare che potrebbe essere unica ed indimenticabile. 
I pescatori professionisti italiani, sono tra i più bravi ed attrezzati del mondo. La pesca sportiva non si differenzia da quella professionale soltanto per le attrezzature o per la non commercializzazione del pescato, si differenzia perché è uno sport.

Proviamo ad immaginare cosa sia una giornata di pesca in spiaggia. Proviamo a pensare alle canne nei portacanne, leggermente flesse. L'attesa dell'abboccata è carica di sensazioni, ma ecco che succede qualche cosa, un rumore ininterrotto rompe il silenzio, è un pesce che ha attaccato l'esca. Tutti i nostri sforzi si ripagano in pochi secondi, dall' altra parte del filo c'è l'aspettata preda. Inizia il recupero pieno di emozione e di incertezza, ma è proprio questo il grande gioco.
Tutto questo è la pesca sportiva, sensazioni emozioni e sopratutto soddisfazioni. 
La pesca sportiva può essere praticato sia in corsi d'acqua dolce che in mare. Questo tipo di pesca può essere: pesca di superficie, pesca dalla barca ma anche pesca subacque.
La pesca sportiva di superficie ha le sue discipline rappresentate dalle diverse tecniche di pesca. Le principali sono:
  • cefalo al tocco
  • Pesca al tocco alla trota
  • con la mosca
    • attrezzature
    • tecniche di lancio
    • costruzione di mosche artificiali
    • pesca a mosca inglese
    • pesca a mosca valsesiana
  • a spinning (o con esca artificiale)
  • a fondo
  • pesca a fondo in acqua dolce
  • pesca a legering
  • carpfishing
  • trota lago
  • col vivo
  • morto manovrato 
  • surfcasting
  • traina
  • pesca al colpo all'interno della quale è opportuno fare le seguenti distinzioni:
    • pesca alla bolognese
    • pesca all'inglese
    • pesca alla roubaisienne
    • pesca con la canna fissa
    • pesca all'alborella
    • pesca alla casentinese
  • pesca in mare con lenze leggere
    • la pasturazione
    • pesca in porto
    • pesca in foce
    • pesca dalla spiaggia
    • pesca dalla scogliera
invece, tra le tecniche di pesca dalla barca ricordiamo:
  • bolentino
  • bolentino di profondità
  • traina
  • vertical jiging

sabato 2 novembre 2013

Calendario pesca 3/11/13 POZZUOLI

Domenica, 3 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:37 e tramonterà alle 16:57. La prima bassa marea sarà alle 2:15 e la seguente bassa marea alle 14:30. La prima alta marea sarà alle 8:40 e la seguente alta marea alle 20:50. Le fasi lunari sarà Luna calante. Ci saranno 10 ore e 20 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 10 ore e 38 minuti. . L'attività dei pesci prevista é molto elevata. I migliori momenti per andare a pescare sono:
  • Dalle 6:21 alle 7:21, attività molto alta. Periodo minore: alba lunare. Questo periodo d'alta attività coincide con l'alba solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, ottenendo così un'attività maggiore a quella prevista.
  • Dalle 11:40 alle 13:40, attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 16:59 alle 17:59, attività molto alta. Periodo minore: tramonto lunare.

Calendario pesca 2/11/13 POZZUOLI

Oggi sabato, 2 novembre del 2013, il sole a Pozzuoli é sorto alle 6:36 e tramonterà alle16:58. La prima bassa marea é stata all'1:40 e la seguente bassa marea alle 13:55. La prima alta marea é stata alle 8:00 e la seguente alta marea sarà alle 20:10Le fasi lunari é Luna calante.Ci saranno 10 ore e 22 minuti di sole. Il transito solare é alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 11 ore e 6 minuti. Le fascie orarie per una buona battuta di pesca sono:

  • Dalle 5:13 alle 6:13attività molto alta. Periodo minore: alba lunare. 
  • Dalle 10:46 alle 12:46attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi). 
  • Dalle 16:19 alle 17:19attività molto alta. Periodo minore: tramonto lunare. Questo periodo d'alta attività coincide con il tramonto solare, quindi il sole eserciterà ancora più influenza, producendo così un aumento dell'attività prevista in questo periodo.
  • Dalle 23:20 all'1:20attività molto alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).



Calendario lunare Novembre 2013

Ecco a voi il calendario lunare del mese di Novembre con le relative fasi, utile per una grandiosa battuta di pesca.


giovedì 31 ottobre 2013

Tecniche e tipi di PASTURAZIONE

La Pastura e l'esca sono gli elementi più importanti per ottenere notevoli risultati.  Senza una giusta pasturazione si possono cattura prede casuali ( ma non è sempre così ). La pasturazione serve a far avvicinare nella nostra zona di battuta i pesci che vogliamo catturare. 

PASTURAZIONE A FONDO: 
  • Pastura con sarda: l'ingrediente fondamentale di questa pastura è la Sarda macinata. Quest'ultima viene mescolata con sale doppio e pastura sfarinata ( in vendita nei negozi di pesca). La pastura sfarinata verrà scelta in base al tipo di pesca e al tipo di predatore. Succesivamente mescoliamo il tutto con acqua di mare. 
  • Pastura casalinga: ingrediente fondamentale sarà il pancarrè, formaggio pecorino, pan grattato, millefiori. Il procedimento è molto semplice, per prima cosa bisogna togliere la parte scura dalle fette di pancarrè e rimanere solo la parte morbida e metterle in un secchio. Versare acqua tiepida ed iniziare ad amalgamare le fette. Prendete il pecorino e grattugiate all'interno del secchio e mescolare il tutto. Dopo aver mescolato la nostra pastura avremo un prodotto simile ad un pezzo di pane e andremo ad aggiungere al centro, facendo un solco nel composto, una fiala di millefiori. Se a tatto questo composto sembra molto morbido aggiungete il pan grattato fino alla consistenza giusta. 
  • Pastura col guanto: questa tecnica vi sembrerà strana, ma è di notevole prestazioni. Bisogna sostituire il normale pasturatore per bolognese con un guanto di lattice che verrà gettato in acqua. Per crearlo è molto semplice ed avremo bisogno di 2-3 guanti di lattice, un rotolo di lenza 0.25-0.30, una cannuccia, un piombo da 0.30-0.40 g ed un elastico. I procedimenti sono:
  1. Infilare i guanti l'uno nell'altro;
  2. legare il piombo al dito mignolo del guanto con 30 cm di lenza con girella;
  3. prendere il dito medio del guanto e forarlo leggermente in modo che la cannuccia possa entrarvi, quindi legare la cannuccia con il guanto in modo da bloccarla; 
  4. collegare il rotolo di lenza alla girella dove c'è il piombo;
  5. infine andremo a riempire il guanto con i bigattini, facendo attenzione a non farli fuoriuscire dalla cannuccia, poi chiuderemo il tutto con l'elastico.
Una volta creato il nostro pasturatore non bisogna far altro che testarlo, gettando il nostro pasturatore a fondo, di seguito getteremo la nostra esca nei pressi della pastura. avremo così una pasturazione dal basso verso l'alto. BUON DIVERTIMENTO!!

PASTURAZIONE A MEZZ'ACQUA:
questo tipo di pasturazione viene effettuato con il cosiddetto "pasturatore" con l'innesco dei bigattini. Questa tecnica viene maggiormente usata con la pesca a galleggiante (es. bolognese). Viene inserito il pasturatore un paio di metri sopra l'amo lasciando fuoriuscire leggermente i bigattini creando così una zona appetitosa per le nostre prede, aspettando così il fatidico momento. 




martedì 29 ottobre 2013

L'ORATA

L’orata è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia Sparidae.
Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.
L’orata è presente in tutto il bacino del mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature. È molto comune nei mari italiani.
L'orata è un tipo di pesce molto sospettosa a differenza degli altri pesci, quando è piccola si muove sempre in gruppi, da adulta e sempre solitaria,  puo’ arrivare a pesare oltre i 15-17 kg, e la sua lunghezza va oltre i 70cm. E' un pesce di fondale che difficilmente sale a galla.
La sua profondità si aggira attorno ai 70-80 mt e distante dalla riva sui 100-150 metri , anche se ogni tanto la troviamo a ridosso della spiaggia, ma sono quelle inferiori ai 3 kg.
L’orata  si puo’ trovare in gran quantità anche nei porti, ma sicuramente in taglie minori, anche se ogni tanto ne capita qualcuna che supera i 2 kg.
E' possibile catturarla dalla spiaggia all'alba o/e al tramonto, di notte gira poco o niente, si puo’ catturare in quantità maggiori nei mesi caldi a partire da aprile e fino ottobre.
Bisogna tener conto, però, che in caso di abboccata, una volta salpata a terra non bisogna inserire le dita per slamarla, potreste farvi molto male, a causa delle sue possenti mascelle, usare lo slamatore o tagliare il filo, un altro terminale si può sempre rifare.
L’esca preferita e’ la Cozza  sia sgusciata che intera, segue la Fasolara, il Cannolicchio,  il Gambero, il Bibi, il Granchio, l’Americano, Coreano.

lunedì 28 ottobre 2013

Calendario pesca 29/10/2013 Pozzuoli

Domani martedì, 29 ottobre del 2013, il sole a Pozzuoli sorgerà alle 6:31 e tramonterà alle 17:03. La prima alta marea sarà alle 4:35 e la seguente alta marea alle 17:10. La prima bassa marea sarà alle 11:10 e la seguente bassa marea alle 23:40. Le fasi lunari sarà Luna calante. Ci saranno 10 ore e 32 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 8 minuti. Il calendario solunare di pesca a Pozzuoli indica che si tratta di una giornata normale di pesca. L'attività dei pesci prevista é media. I momenti migliori per pescare sono: 
  • Dall'1:02 alle 2:02, attività media. Periodo minore: alba lunare.
  • Dalle 7:36 alle 9:36, attività alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 14:10 alle 15:10, attività media. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 20:06 alle 22:06, attività alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).

Calendario pesca 29/10/2013 Napoli

Domani Martedì, 29 ottobre 2013, il sole a Napoli sorgerà alle 6:31 e tramonterà alle 17:03. La prima alta marea sarà alle 4:45 e la seguente alta marea alle 17:20. La prima bassa marea sarà alle 11:20 e la seguente bassa marea alle 23:55. Le fasi lunari sarà Luna calante. Ci saranno 10 ore e 32 minuti di sole. Il transito solare sarà alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 8 minuti. Il calendario solunare di pesca a Napoli indica che si tratta di una giornata normale di pesca. L'attività dei pesci prevista é media. I migliori momenti per pescare sono:
  • Dall'1:01 alle 2:01, attività media. Periodo minore: alba lunare.
  • Dalle 7:35 alle 9:35, attività alta. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 14:09 alle 15:09, attività media. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 20:05 alle 22:05, attività alta. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).

Calendario pesca 28/10/2013 Napoli

Oggi lunedì, 28 ottobre del 2013, il sole a Napoli é sorto alle 6:29 e tramonterà alle 17:04. La prima alta marea é stata alle 3:35 e la seguente alta marea sarà alle 16:15. La prima bassa marea é stata alle 10:10 e la seguente bassa marea sarà alle 22:55. Le fasi lunari é Luna calante. Ci saranno 10 ore e 35 minuti di sole. Il transito solare é alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 39 minuti. Il calendario solunare di pesca a Napoli ci indica che si tratta di una pessima giornata di pesca. I momenti migliori per pescare sono: 
  • Dalle 0:33 all'1:33, attività bassa. Periodo minore: alba lunare
  • Dalle 7:06 alle 9:06, attività media. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi). 

  • Dalle 13:39 alle 14:39, attività bassa. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 19:20 alle 21:20, attività media. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi).

Calendario pesca 28/10/2013 Pozzuoli

Oggi lunedì, 28 ottobre 2013, il sole a Pozzuoli é sorto alle 6:30 e tramonterà alle 17:04. La prima alta marea é stata alle 3:20 e la seguente alta marea sarà alle 16:05. La prima bassa marea é stata alle 9:55 e la seguente bassa marea sarà alle 22:45. Le fasi lunari é Luna calante. Ci saranno 10 ore e 34 minuti di sole. Il transito solare é alle 11:47 è il tempo in cui la luna sarà visibile sarà di 13 ore e 40 minuti.
Il calendario solunare di pesca a Pozzuoli ci indica che si tratta di una pessima giornata di pesca.
I migliori momenti per pescare sono: 
  • Dalle 0:34 all'1:34, attività bassa. Periodo minore: alba lunare.
  • Dalle 7:07 alle 9:07, attività media. Periodo Maggiore: transito lunare (la luna é sopra di noi).
  • Dalle 13:40 alle 14:40, attività bassa. Periodo minore: tramonto lunare.
  • Dalle 19:21 alle 21:21, attività media. Periodo Maggiore: transito lunare contrario (la luna é sotto di noi). 

sabato 26 ottobre 2013

Licenza pesca nelle acque interne

L'esercizio della pesca nelle acque interne della Regione Campania, è subordinato al possesso dell'apposita licenza regionale, rilasciata dalla Provincia competente per territorio (per residenza del richiedente) con le modalità di seguito elencate.

La domanda va fatta all'Amministrazione Provinciale competente per territorio. Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:
  1. Domanda su carta da bollo (€ 14,62) intestata al 
    Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Napoli da 
    presentare al protocollo generale in piazza Matteotti n.1,
    80133 Napoli;
La domanda deve essere corredata dalla seguente documentazione:
  • Due foto del richiedente di cui una autenticata.
  • Versamento di €22.72 intestato alla Regione Campania servizio tesoreria c/c 21965181.
  • Versamento di € 1.03 intestato all'Amministrazione Provinciale di Napoli servizio tesoreria c/c 12858809 una marca da bollo di € € 14,62 all'atto del rilascio della licenza
Tale documentazione deve essere presentata anche per il rinnovo esennale della licenza.
In caso di rinnovo annuale deve essere effettuato solo il versamento della tassa di concessione regionale di euro 22,72 effettuato su conto corrente n° 21965181 intestato a Regione Campania - Servizio Tesoreria - Napoli, adoperando il bollettino di versamento prestampato e distribuito presso gli uffici postali, avendo cura di inserire, nell'apposito spazio riservato al Codice Tariffa, il corrispondete codice 1115 (licenza di pesca nelle acque interne - tassa annuale)
N.B. per i minori di anni 18 occorre l'atto di assenso di ambedue i genitori.
Per il rinnovo annuale non è necessaria la presentazione della domanda ma che deve essere cura del pescatore portare con sé il documento del versamento effettuato a favore Regione Campania Servizio Tesoreria Napoli al corrispondente codice 1115 (licenza di pesca nelle acque interne - tassa annuale).
Per informazioni:
Ufficio Caccia e Pesca della Direzione Agraria- Via Don Bosco 4/F, Napoli -Tel.0817949546
L'Ufficio é aperto al pubblico il martedì e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30


Gli indirizzi cui spedire la domanda:

PROVINCIA DI AVELLINO
Servizio Agricoltura
Corso Vittorio Emanuele - AVELLINO

PROVINCIA DI BENEVENTO
Settore Agricoltura
Rocca dei Rettori - BENEVENTO

PROVINCIA DI CASERTA
Settore Agricoltura Foreste, Caccia e Pesca
Piazza Dante - P.zzo Fimiani - 81100 CASERTA

PROVINCIA DI NAPOLI
Direzione Agricoltura
Piazza Matteotti, 1 - 80133 NAPOLI

PROVINCIA DI SALERNO
Sevizio Settore Primario - Ufficio agricoltura
Corso Garibaldi 124/2 - 84100 SALERNO

Le migliori tecniche per la cattura della Spigola

Per prima cosa per la pesca alla spigola, dovete essere sicuri della zona, dove sapete che le spigole si aggirano, non tutti le zone sono adatte alle spigole.
Le migliori tecniche per catturare questa preda sono:
  • Bolognese: questo tipo di pesca va fatta con un terminale superiore ai 2 mt, alla lenza madre va attaccato un stopper poi viene inserito il galleggiante, quest'ultimo deve essere piombato di forma sferica di grammi 6 massimo 8 grammi, perlina in silicone     (salva nodo) girella, alla girella va legato un terminale di 2 metri con amo per bigattino, nello zona che pescate pasturare di tanto in tanto, in caso di molta corrente per evitare che il terminale si porti in superficie ed evitare che stia fuori pesca, basta aggiungere una piccola pallina di piombo a 20 centimetri dall’amo. Consiglio la pasturazione ogni 20-25 min.
  • Pesca a fondo: questa tecnica è ottima da svolgere in un misto di sabbia e scogli sempre adiacenti alla spiaggia, come esca l’americano è ottimo, come pure le altre esche generiche, sempre con un terminale di circa 50 centimetri. Per queste tecniche sono preferite le foci dei fiumi, come si sa, le spigole sono predatori che amano stare accostate alla riva, dove riescono a trovare il cibo preferito, non c’e’ bisogno di andarle a cercare alla lunga distanza dalla riva,  chiaramente per ogni tipo di pesca va abbinata la canna giusta.
  • Spinning: lo spinning va fatto da spiaggia, scogliera, porti, con pesci Siliconide, i migliori siliconidi sono della misura di 6 centimetri, di colore celeste sul dorso e bianchi sulla pancia, oppure testa rossa e resto bianco, per i Minnows i testa rossa sono micidiali, i più indicati sono quelli dai 7 grammi ai 10 grammi, i Cucchiaini migliori sono quelli con piuma. I siliconidi e i cucchiaini si usano, maggiormente, con una bombarda semi affondante di 20 grammi e terminale di 2.5 metri, dello 0.20,  il periodo migliore per lo spinning e l’inverno, bisogna conoscere bene le zone adatte dove possiamo trovare questi predatori, chiaramente non bisogna stare sempre fermi allo stesso punto, bisogna andare a cercarle; non si escludono, però, altre abboccate come: il serra, le lecce, le occhiate, Lucci, etc. 
  • Spinning con il vivo: per questa tecnica si usa come innesco l'aguglia, di cui le spigole e i serra ne sono ghiotte, il terminale va fatto con 2-3 ami sempre sullo stesso filo, gli ami vanno innescati nelle parti non vitali dell’aguglia, muso e la parte della schiena a circa 2 millimetri sotto la pinna , il terminale deve essere lungo almeno 2 metri, per dare libero movimento all’aguglia.

martedì 22 ottobre 2013

La spigola

La spigola presenta corpo slanciato con fianchi compressi e lungo peduncolo caudale. La testa, di medie proporzioni, reca una bocca ampia e munita di forti dentatura, che conferisce a questo pesce un aspetto da autentico predatore. Si riproduce da gennaio a marzo. Le uova superano generalmente il millimetro di diametro; alla schiusa le larve raggiungono i 4 millimetri. Lo sviluppo è abbastanza rapido e le dimensioni che la spigola può raggiungere arrivano a superare il metro di lunghezza e il peso di 10 chilogrammi.
Tipico pesce costiero che si mantiene a poca di stanza dalla spiaggia in acque poco profonde, la spigola si adatta bene anche al­le acque dolci, risalendo la foce dei fiume per brevi tratti alla ricerca di possibili prede. Nei primi anni conduce vita gregaria, ma con il passar del tempo tende a  diventare un pesce solitario per poter ampliare il proprio territorio di caccia. Insa­ziabile cacciatrice, la spigola è attiva soprattutto nelle ore notturne, con una parti­colare predilezione per latterini, cefali e piccole anguille. Può vivere sia presso i fondali, dove si annida negli anfratti rocciosi per tendere agguati alle prede di passaggio, sia in superficie, dove si dedica alla caccia di piccoli pesci.
La pesca a questo predatore può essere eseguita in diversi modi:
  • Pesca bolognese: all’interno dei porti, ambiente prediletto dalla spigola, è possibile insidiare con successo questo pesce con la pesca a fondo con il vivo. La pesca si può effettuare sia nelle ore diurne sia in quelle notturne, avvalendosi di una canna bolognese piuttosto robusta, dotata di un mulinello capace di avvolgere una lenza madre  dello 0,30. Al termine della   lenza   si   inserisce   un piombo scorrevole fermato da una girella con moschettone, e a cui verrà assicurato un finale di circa  un metro del diametro dello 0,25. Adoperando come esca principale l’anguillina, con la frizione allentata si attende l’ abbocco della spigola cercando di  lasciarla mangiare tranquillamente prima di eseguire la ferrata.
  • Surfcasting: II surfcasting sistema più efficace per pescare la spigola dalle coste sabiose nel periodo  che comprende tutto l’autunno e l’inizio dell’inverno. Nelle ore di luce un richiamo irresistibile è costituito da un’esca viva che si muove appena sollevata dal fondo, come il muggine e l’anguilla, mentre durante la notte sono più redditizie esche come il calamaro e la seppia. In tutte le fasi di una mareggiata è possibile incontrare la spigola, con i soggetti di modeste dimensioni che preferi­scono le forti turbolenze e gli esemplari più grossi che mostrano una spiccata prò dilezione per i moti ondosi più moderati.
  • Spinning:  La spigola è una cattura di primaria importanza anche per lo spinning, attuato con alcuni artificiali di grande efficacia come l’imitazione del mugginetto, ossia un minnow dal corpo argenteo e dorso scuro, o con minnows snodati che si­mulano un movimento sinuoso molto simile a quello delle anguilline, prede abituale della spigola. Si pesca al lancio alle foci dei fiumi o in mare, con un recupero da eseguire in modo discontinuo, ma veloce.
  • Pesca all'inglese: La spigola è anche una preda frequente della pesca all’in­glese in acque marine, tecnica che nei confronti di questa specie viene interpreta­ta con una lenza madre dello 0,12 e un galleggiante di 10 grammi, opportuna­mente tarato con una serie di pallini spaccati. Per il finale si ricorre a uno spezzo­ne di nylon dello 0,08, lungo un metro e mezzo e armato con un amo del n. 14-18. Per le esche si ricorre alle larve di mosca carnaria che, incollate o sfuse, serviran­no anche per il brumeggio.

lunedì 21 ottobre 2013

Le ESCHE

Scegliere l'esca adatta non è di certo facile. Molte sono le variabili che entrano in gioco, dalla tecnica che ci accingiamo a praticare, alla preda che vogliamo catturare fino alle condizioni ambientali, soprattutto se ci troviamo in mare. Amo, montatura, nylon o trecciato, galleggianti, piombi seguiranno di conseguenza.
  1. Aguglia: dal corpo sottile ed allungato, l’Aguglia si contraddistingue per la forma delle mascelle a “becco” da cui deriva anche il suo nome scientifico: belone che in greco vuol dire ago.
    Lunga massimo 80 cm e di colore argenteo è una delle esche più utilizzate nella “traina col vivo”, facile da reperire è però difficile da conservare se non si dispone di una vasca “del vivo” attrezzata.
    L’innesco si effettua in genere con due ami del 5/0, uno direttamente infisso nel rostro (il cosiddetto trainante e l’altro a circa tre quarti). L’innesco dell’aguglia è una vera e propria arte, e la bontà delle operazioni di innesco sono direttamente proporzionali alle possibilità di successo.
    Tecnica di pesca: traina col vivo
    Ami: 5/0
    Inneschi: solitamente a due ami
    Periodo di impiego: tutto l’anno, anche se preferibilmente d’estate o in autunno 
  2. Americano: Il Canadese o Americano è un’esca tra le più utilizzate nella pesca da spiaggia, in particolare nei periodi autunnali ed invernali. Vitale, non per caso è denominato “saltarello”, e robusto è in grado di reggere bene ai lanci ed è apprezzato da quasi tutte le specie ittiche ed in particolar modo dalla Spigola e dal Sarago.
    Una delle sue caratteristiche principali è di essere un verme particolarmente sanguinolento.
    Le sue dimensioni, invece, possono variare di molto, anche se in genere è piuttosto piccolo.
    L’habitat ideale dell’Americano sono i terreni composti da ghiaia, sabbia e fango, dove si nasconde al di sotto dei sassi nutrendosi delle sostanze derivanti dalla decomposizione di piante ed animali.
    Lo si trova lungo le coste del Mediterraneo e, in Italia, il migliore è quello dell’alto Adriatico, anche se di difficile raccolta e spesso importato dall’estero. Nei negozi viene venduto in scatole di cartone riempite di torba, in grado di mantenere la giusta umidità e si conserva (massimo 10 giorni) in frigorifero ad una temperatura tra i 10°C e i 14°C, controllando che non si asciughi troppo, in ogni caso basta dargli una spruzzata di acqua.
    L’innesco è bene che sia sempre eseguito servendosi di un ago in modo da non svuotarlo dal sangue, compromettendo la sua attrattiva sui pesci, e con ami sottili scelti tra gli Aberdeen più leggeri. Nel caso sia necessario dividerlo in più parti bisogna prestare attenzione a non perdere il suo fluido vitale, sarà sufficiente massaggiarlo, quindi strapparlo e premere sui monconi per arrestare il sangue.
    Tecnica di pesca: in mare, ideale per pesci di media-grossa taglia
    Ami: leggeri
    Inneschi: intero o a pezzi, ma senza svuotarlo
    Periodo di impiego: tutto l’anno in particolare in autunno e in inverno
  3. Arenicola: L’Arenicola è un anellide molto diffuso nel nostro territorio, dal color rosso rosato e a volte bruno o violaceo, lungo anche più di 30 cm e molto sottile, circa 13 mm.
    Il suo habitat è rappresentato da spiagge a fondale misto, ricco di fattori che possano determinare marcescenza quali posidonie o cozze che l'azione del mare deposita sul fondo creando in questo modo le condizioni ideali per il suo sviluppo. La sua raccolta può avvenire tramite l'uso di una pala e di un setaccio, oppure in immersione "spolverando" il fondo con la mano e riponendo quindi l’Arenicola in un contenitore con un dito di sabbia sul fondo.
    Superiore per resa e tenuta alla Tremolina e al Muriddo, facilmente reperibile nei negozi specializzati, ha però lo svantaggio di essere particolarmente costosa.
    Utilizzata per la pesca di tutte le specie di fondo e di mezz’acqua quali: Mormore, Saraghi, Orate, Spigole e Pesci piatti, è apprezzata anche dalla minutaglia e dai granchi, che alle volte possono divorarla in un batter d’occhio e compromettere la nostra pesca. In questo caso la si può proteggere con dei piccoli galleggianti che la sollevino un poco dal fondo aumentandone la mobilità.
    L’Arenicola è un'esca molto delicata e per questo richiede ami leggeri, dal 4 all'8, a sezione sottile e fili di un diametro massimo del 25.
    Il classico innesco è quello a “calzetta”, facendola risalire di qualche centimetro oltre il gambo dell’amo mentre la parte restante con la sua grande mobilità le conferirà un aspetto del tutto naturale. Diverso è l’innesco a “fiocco” che prevede l’arrotolamento del verme sull’amo, più volte bucato, a formare una sorta di pallina, più adatto per una pesca veloce nel sottoriva.
    Tecnica di pesca: in mare, pesca a fondo dalla costa (Surf Casting)
    Ami: dal 4 all’8
    Inneschi: a calza o a fiocco partendo sempre dalla testa
    Periodo di impiego: tutto l’anno
  4. Bibi: Il Bibi, nome scientifico “Sipunculus nudus”, trae origine dalla parola francese Bibì, che significa "cappellino da signora", per gli americani, invece, è noto come "Verme arachide" (Peanut Worms), se ne contano in tutto circa 320 specie, tutte marine. Tra queste ricordiamo il Bibi asiatico di colore più scuro e quello veneziano di un rosa tenue.
    Si tratta sostanzialmente di un invertebrato affine agli anellini dai cui però si distingue per l'assenza di setole e segmentazione, per la pelle rivestita da una cuticola quadrettata oltre che per forma e fisiologia notevolmente influenzate dalla vita fossoria.
    Il loro habitat, infatti, sono prevalentemente sedimenti fangosi ove formano gallerie, a volte rivestite di muco, gusci vuoti di Gasteropodi, o fessure tra rocce e coralli, ambienti comuni negli oceani e nel Mediterraneo.
    Il corpo del Bibi è munito di una proboscide estroflettibile molto più sottile rispetto al tronco e al cui apice troviamo la bocca circondata da tentacoli e che si muove per mezzo di un sistema idraulico. Di colore bianco, trasparente da giovane, da adulto è bruno scuro.
    Lungo anche 30 cm può scavare buche di 50 cm nel fango e nella sabbia per questo motivo, normalmente, viene pescato con le  turbosoffianti, quindi commercializzato come esca per la cattura di Orate, Saraghi, Mormore e altri pesci "grufolatori". Lo si trova generalmente in vaschette di 5-7 capi da conservare ad una temperatura non inferiore ai 10°C e non superiore ai 16°C.
    Adatto per il Surf Casting e per la pesca a fondo, deve essere innescato, a calza o a fisarmonica per il Sarago, su ami a curvatura larga, come gli Aberdeen, e con un piccolo anello per favorire l’innesco.
    Tecnica di pesca: in mare, pesca a fondo dalla costa (Surf Casting); Bolentino in fondali molto alti
    Ami: a curvatura larga
    Inneschi: intero o a pezzi, a calza o a fisarmonica
    Periodo di impiego: tutto l’anno ed in particolare di notte e nei mesi da Settembre a Febbraio
  5. Bigattino: Il Bigattino o “Larva di Mosca Carnaria” o “Cagnotto” è una delle esche più diffuse, usata soprattutto per la pesca “a passata” e in tutte le stagioni, è facile da trovare in qualsiasi negozio e con un prezzo contenuto.
    Ha una lunghezza di 10-15mm e si sviluppa solitamente nei periodi caldi a seguito della decomposizione della carne. Sono infatti le mosche che deponendo le uova danno vita ai Bigattini, la cui varietà dipende non soltanto dalla mosca in se, ma anche dalla carne su cui sono state deposte le uova.
    In generale hanno un color avorio, che però in negozio possiamo trovare appositamente alterato per i mangimi loro somministrati ai fini di migliorare l’abbocco del pesce. E’ stato visto, infatti, come Barbi e Lasche preferiscano larve di color rosso ed i Cavedani di color giallo. Il loro livello di “freschezza” è riconoscibile da alcuni fattori, come il forte odore di ammoniaca e la presenza di una macchia scura a livello della testa, lo stomaco, che indica la sua recente alimentazione.
    Il classico innesco è quello a tre larve, su ami dal 12 al 18, dove un Bigattino è innescato a “calza” in modo da coprire tutto il gambo dell’amo, mentre gli altri due sono infilzati solo nel sottopelle e in punta in modo da consentirne la vitalità ed il movimento.
    Nel caso ci trovassimo a che fare con pesci di dimensioni più piccole come Savette, Lasche o Scardole è meglio ridurlo a due larve, una innescata a “calza” e l’altra in punta.
    Un terzo possibile innesco è quello che prevede l’uso di un solo cagnotto a “calza” per le Lasche.
    Osservando le condizioni dell’esca sull’amo tra un lancio e l’altro, soprattutto se svuotato ed appiattito, ne ricaviamo preziose indicazioni, sulla necessità ad esempio di sistemare la piombatura o di cambiare la profondità.
    Il Bigattino, inoltre, va anche pasturato, lanciandolo direttamente con le mani o servendosi di una fionda. Il quantitativo medio di utilizzo in una giornata di solito non supera il chilo, comunque è bene tenerlo con sé o nel marsupio, quando si pesca in acqua, o nella “zucca” se a riva. A tal proposito è opportuno informarsi preventivamente sulle normative regionali che ne stabiliscono il quantitativo concesso e, in ogni caso, nelle acque di montagna sopra i 500m di altitudine è vietato.
    Tecnica di pesca: pesca a passata nei fiumi; legering in mare
    Ami: piccolo
    Inneschi: a calza
    Periodo di impiego: tutto l’anno
  6. Calamaro e Seppia: Calamaro e Seppia sono entrambi molluschi cefalopodi utilizzati soprattutto nei mesi invernali per la pesca a fondo, nella traina e nel surf casting.
    Una delle loro caratteristiche principali, oltre all’alto contenuto proteico in grado di far letteralmente perdere la testa ai numerosi predatori, è la presenza di una particolare sostanza nelle loro carni. Questa, reagendo con l’ossigeno disciolto nell’acqua, produce una luce verdastra: un richiamo visivo irresistibile per i pesci.
    Ottima per catturare spigole, gronghi, dentici e ricciole.
    L’innesco può essere a “coda di rondine” dove la strisciolina è divisa in due punte, elicoidale, quando l’amo esce ed entra più volte dalla carne adatto in caso di mare calmo o lineare nel caso di correnti forti.
    Sono da preferire ami non troppo grossi e dal gambo lungo opportunamente fissato con filo elastico in prossimità dell’occhiello per migliorarne la resistenza. Nel caso della traina è bene fissare due ami uno in punta nella parte  anteriore del calamaro ed uno nella parte bassa tra la testa ed il corpo, solitamente in prossimità del sifone.
    Tecnica di pesca: traina col vivo, fondo, surf casting
    Ami: dal 4/0 all’ 8/0 in base alle dimensioni dell’esca
    Inneschi: solitamente a due ami
    Periodo di impiego: tutto l’anno, anche se preferibilmente in inverno
  7. Cannolicchio: Il Cannolicchio è un mollusco racchiuso in due valve allungate e leggermente bombate di colore avorio-marrone chiaro, che racchiudono il suo corpo delicato, ed è diffuso soprattutto nei bassi fondali e lungo le spiagge sabbiose dell'Adriatico centro-settentrionale e del Tirreno.
    E’ possibile raccoglierli  facilmente nelle zone di bassa marea servendosi di un minuscolo arpione con il quale infilzarli ed estrarli dalle loro gallerie, profonde fino a 25-30 cm, riconoscibili per la presenza di un foro da cui prelevano l’acqua che gli serve per vivere. Un altro metodo consiste nel calare, attraverso una cannuccia, dei grani di sale grosso nel foro, questo cambiamento repentino dell’ambiente provocherà la sua fuoriuscita.
    I Ccannolicchi, esche predilette per il Surf Casting sono ottime esche per la pesca a fondo dalla riva, dalle scogliere e nei porti, ghiotti a Spigole, Orate, Saraghi, Ombrine e Mormore.
    Si possono utilizzare sia montati interi sugli ami, dopo aver tolto i due gusci, come per il Rock Fiscing, il Bolentino e la pesca a fondo, che tagliati a pezzi più o meno grandi.
    Si parlerà quindi di innesco intero con il guscio quando si utilizzano tre ami, legati in sequenza, che vengono fissati nella polpa del mollusco dopo averne distanziato le valve. Nel dettaglio il primo amo, il più vicino al piombo, dovrà anche forare una valva del mollusco, in modo da aumentare considerevolmente la resistenza al lancio. Gli ami saranno del tipo ad artiglio, bruniti e con piccoli ardiglioni sul gambo in modo da avere una maggiore tenuta rispetto ai normali.
    L’innesco intero senza guscio si attua sgusciando dapprima con delicatezza il mollusco, che verrà poi innescato con due ami, cucendolo ad essi il più possibile al fine di mantenerlo ben saldo durante il lancio.
    Quello a pezzi, invece, è usato in prevalenza nel Beach Legering e con montature ed ami piccoli anche se sempre ad artiglio. Si procede sgusciando il cannolicchio, quindi lo si taglia in due o tre pezzi nel senso della lunghezza, legandolo con un filo o della larghezza facendo sparire l’amo al suo interno.
    Tecnica di pesca: in mare, pesca a fondo dalla costa Surf Casting, Rock Fiscing, Bolentino
    Ami: ad artiglio e con piccoli ardiglioni tipo long arm basso
    Inneschi: intero con o senza guscio o a pezzi
    Periodo di impiego: tutto l’anno
  8. Coreano: Il Coreano, chiamato anche Saltarello Coreano, è un anellide di terra d’importazione simile all'Americano.
    Più vitale e robusto rispetto all’Americano, risulta però essere meno catturante, di diametro inferiore e abbastanza delicato, soprattutto nella parte terminale, che genera qualche difficoltà nell'innesco.
    Il suo habitat ideale sono i terreni composti da ghiaia, sabbia e fango e si nutre delle sostanze derivanti dalla decomposizione di piante ed animali presenti sotto i sassi.
    Lo troviamo in vendita nei negozi specializzati in piccole scatole di cartone, da conservare bene in frigorifero anche per 2 o 3 settimane.
    Dotato di una bocca con delle tenaglie e ricoperto da peduncoli finemente distribuiti lungo i fianchi, si presenta di colore marrone-verde oliva sul dorso e rosato sul ventre.
    E’ indicato nella pesca a fondo in presenza di Posidonia o roccia, per catturare le Tanute, magari abbinato con un pezzetto di esca bianca, come il Cannolicchio, per le Mormore e per diverse altre specie di pesci.
    Tecnica di pesca: di mare, pesca a fondo e di attesa, in presenza di rocce
    Ami: sottili
    Inneschi: da solo o con esche bianche (Cannolicchio)

    Periodo di impiego: anche tutto l’anno
  9. Lombrico di terra: Il Lombrico ha una lunghezza di 90-300mm ed un diametro di circa 6-9mm e può essere di diversi tipi: di terra, californiano e veronese. Si riconosce dal fatto che nella parte centrale del suo corpo presenta un anello rigonfio, il clitello, dato dall’ispessimento del tessuto di rivestimento.
    Il lombrico è stato da sempre utilizzato nella pesca, molto prima che comparisse il Bigattino e, nonostante la rapida diffusione di quest’ultimo, resta sempre una delle esche più valide per la pesca a passata.
    Abbastanza grosso e dal colore di un bruno rosato non è difficile da trovare, basta cercarlo in zone poco soleggiate, umide e fangose, dove scava numerose gallerie, quindi conservarlo al fresco in cassette di legno che ricreino al loro interno il suo habitat naturale. Ad ogni modo li possiamo trovare in qualsiasi negozio specializzato.
    Bisogna però fare una piccola precisazione. Tra i diversi Lombrichi, quelli piccoli e rossi, di fango, sono ideali per la pesca a passata, mentre quelli più grossi e scuri, di terra, sono invece adatti ad altre tecniche.
    L’innesco lo si effettua partendo dalla testa, facendolo quindi scorrere su per il gambo dell’amo del numero 6-8, per poi farlo uscire in punta, se la coda supera il centimetro andrà troncata, creando in tal modo un innesco rotante adatto per la pesca della trota selvatica o d’immissione. 
    Tecnica di pesca: a passata
    Ami: piccolo per le trote selvatiche (n. 3-4), più grosso per quelle d’immissione (n. 6-8)
    Inneschi: dalla testa facendolo uscire in punta  per conferirgli un movimento rotante
    Periodo di impiego: tutto l’anno
  10. Muriddu: Il Muriddu (Marphisa sangúinea), meglio conosciuto come “Bacone” in sui litorali tirrenici, è un anellide marino molto usato in diverse tecniche di pesca. In Italia lo troviamo lungo le coste venete e romagnole e negli argini delle foci di litorali bassi ed arenosi con stratificazioni grigio-nerastre.
    Per trovarlo occorre scendere abbastanza in profondità in quanto scava delle gallerie anche di 40-70cm sotto il suolo e nei periodi invernali possono superare addirittura il metro. Lo si conserva a basse temperature (non superiori ai 5°-8°C) in scatole di cartone dotate di un substrato composto da fango e sabbia, di frammenti di conchiglie, di alghe e di pezzetti di legno che ricreano il suo habitat naturale.
    Il Muriddu ha un corpo di color  rosso bruno ed è dotato di una notevole tenacità delle fibre muscolari che gli assicurano un’ottima tenuta sugli ami, per contro però risulta essere poco mobile una volta innescato. Ha una lunghezza media di 8-10cm, anche se ne esistono di più grandi.
    Il Muriddu con i suoi umori sapidi risulta essere una buona esca per pesci piccoli e medi di fondo e di mezz’acqua, come i Saraghi, i Pagelli e le Boghe.
    L’innesco può essere la classica “calza” o un finale di due ami beak a filo fine del numero 7, con il primo si infilza la testa e con il secondo la metà del corpo: le Orate apprezzeranno di sicuro.
    Tecnica di pesca: pesca nei fondali molto alti, Beach Ledgering e Surf Casting
    Ami: abbastanza grosso
    Inneschi: a “calza” intero o a pezzi
    Periodo di impiego: tutto l’anno