sabato 9 novembre 2013

Il Barracuda

Il barracuda presenta un corpo molto allungato, testa anch'essa allungata, provvista di grandi occhi e forti mascelle, con due file di denti sporgenti e affilati. La mascella superiore non è protrattile, come invece nella maggioranza dei pesci. Sul dorso sono presenti pinne dorsali, la coda è fortemente forcuta. La linea laterale è molto sviluppata. La pelle è ricoperta da piccole scaglie lisce. La livrea è bianco argentea, con linee brune laterali. Le dimensioni variano dai 45 cm delle specie minori sino a 1,80 metri.
I barracuda hanno una meritata reputazione di predatori insaziabili e feroci. Sebbene la sua dieta vari secondo l'habitat, le sue prede più frequenti sono pesci e molluschi e talora perfino i suoi stessi piccoli. Il barracuda inizia il suo attacco investendo la sua preda a gran velocità grazie al suo corpo allungato. Inoltre la sua vista molto acuta gli permette di cacciare dove le acque sono più torbide.
Gli adulti prediligono le acque profonde, mentre i giovani popolano le aree costiere e i fondali sabbiosi poco profondi. Nuotano e cacciano formando piccole bande, fatto non usuale in altre specie di predatori. Quelli di maggiori dimensioni, usano cacciare in solitario.
La tecnica più adatta per catturare questo tipo di predatore è la pesca a spinning.
Il periodo migliore per pescare i barracuda a spinning è l'autunno. I mesi che sono più adatti a questo tipo di pesca sono infatti settembre, ottobre e novembre. La sua presenza sottocosta nel periodo invernale è condizionata dalla temperatura delle acque e quindi all'andamento della stagione autunnale.
I posti migliori dove poter praticare la pesca del barracuda sono (in ordine di preferenza):
  1. Porti (dove consentito)
  2. Dighe frangiflutti
  3. Insenature delle coste rocciose
  4. Scogliere naturali
I momenti migliori della giornata per la pesca di questo predatore sono: l'alba e soprattutto il tramonto. Alcune catture sono avvenute anche in piena notte: in questi casi sono da preferire serate di luna piena o zone illuminate (ad esempio nei porti).
La scelta dell'artificiale è forse la cosa più complicata. In linea di massima il consiglio è quello di cambiare spesso e quando si sente una toccata, forse è quello buono. Il problema è che non esistono degli artificiali "universali" che vanno bene in qualunque luogo e in qualunque momento. A secondo del posto, delle condizioni di visibilità, dell'ora, della tipologia di prede cacciate in quel momento dal barracuda le cose possono cambiare. Un consiglio da darvi è quello di utilizzare artificiali "credibili" (muggine, sgombro) in condizione di luce buona e acque chiare; colori "improbabili" (giallo, verde, rosso, ...) con acque torbide o all'alba e tramonto. Consiglio di usare minnow tradizionali. 
Il recupero dell'artificiale va condotto molto lentamente. E' meglio fermarsi spesso e ogni tanto imprimere accelerazioni brusche per poi continuare con un recupero molto lento.

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