Il barracuda presenta un corpo molto allungato, testa anch'essa allungata, provvista di grandi
occhi e forti mascelle, con due file di denti sporgenti e affilati. La
mascella superiore non è protrattile, come invece nella maggioranza dei
pesci. Sul dorso sono presenti pinne dorsali, la coda è fortemente
forcuta. La linea laterale
è molto sviluppata. La pelle è ricoperta da piccole scaglie lisce. La
livrea è bianco argentea, con linee brune laterali. Le dimensioni
variano dai 45 cm delle specie minori sino a 1,80 metri.
I barracuda hanno una meritata reputazione di predatori insaziabili e feroci. Sebbene la sua dieta vari secondo l'habitat, le sue prede più frequenti sono pesci e molluschi e talora perfino i suoi stessi piccoli. Il barracuda inizia il suo
attacco investendo la sua preda a gran velocità grazie al suo corpo
allungato. Inoltre la sua vista molto acuta gli permette
di cacciare dove le acque sono più torbide.
Gli adulti prediligono le acque profonde, mentre i giovani popolano
le aree costiere e i fondali sabbiosi poco profondi. Nuotano e cacciano
formando piccole bande, fatto non usuale in altre specie di predatori.
Quelli di maggiori dimensioni, usano cacciare in solitario.
La tecnica più adatta per catturare questo tipo di predatore è la pesca a spinning.
Il periodo
migliore per pescare i
barracuda a spinning è l'autunno.
I mesi che sono più adatti a questo tipo di pesca sono infatti
settembre, ottobre e novembre.
La sua presenza sottocosta nel periodo invernale è condizionata dalla
temperatura delle acque e quindi all'andamento della stagione autunnale.
I posti migliori dove poter praticare la pesca del barracuda sono (in ordine di preferenza):
- Porti (dove consentito)
- Dighe frangiflutti
- Insenature delle coste rocciose
- Scogliere naturali
I momenti migliori della giornata per la pesca di questo predatore sono: l'alba e soprattutto il tramonto.
Alcune catture sono avvenute anche in piena notte: in questi casi sono
da preferire serate di luna piena o zone illuminate (ad
esempio nei porti).
La scelta dell'artificiale è forse la cosa
più complicata.
In linea di massima il consiglio è quello di cambiare spesso e quando si sente una
toccata, forse è quello buono.
Il problema è che non esistono degli artificiali "universali" che vanno bene in
qualunque luogo e in qualunque momento. A secondo del posto, delle condizioni di
visibilità,
dell'ora, della tipologia di prede cacciate in quel momento dal barracuda le cose possono cambiare. Un consiglio da darvi è quello di utilizzare artificiali "credibili" (muggine, sgombro) in condizione
di luce buona e acque chiare; colori "improbabili" (giallo, verde, rosso, ...) con acque torbide o
all'alba e tramonto. Consiglio di usare minnow tradizionali.
Il recupero
dell'artificiale va condotto molto lentamente. E' meglio fermarsi spesso e
ogni tanto imprimere accelerazioni brusche per poi continuare con un recupero
molto lento.
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